L’esposizione di un cartello riportante l’immagine di una telecamera non è sufficiente per rendere palese l’esistenza di un impianto di videosorveglianza

Multa per una società proprietaria di un immobile. Il cartello è risultato privo di informazioni relative al titolare e alle finalità del trattamento dei dati personali

L’esposizione di un cartello riportante l’immagine di una telecamera non è sufficiente per rendere palese l’esistenza di un impianto di videosorveglianza

Lecita, perciò, a chiusura della ricostruzione compiuta dal Garante per la protezione dei dati personali, la multa ai danni di una società proprietaria di un palazzo. Inequivocabile l’esito del sopralluogo effettuato, a seguito di un esposto, dagli agenti della Polizia municipale. In sostanza, si è appurato che presso uno stabile era funzionante un impianto di videosorveglianza costituito da quattro telecamere, la cui installazione, secondo quanto dichiarato dal gestore dell’immobile, sarebbe stata disposta dall’amministratore unico della società proprietaria dell’immobile su richiesta di alcuni inquilini. Ciò che conta, però, è che nel corso dell’accertamento ispettivo si è appurato che, sul lato sinistro del portone di ingresso allo stabile, era presente un cartello riportante la figura di una telecamera stilizzata, privo però di informazioni relative al titolare e alle finalità del trattamento, e, inoltre, non è emersa la presenza di ulteriori cartelli né la disponibilità di un testo di informativa completa, presso i locali della portineria del palazzo. (Ordinanza del 15 settembre 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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