Militare morto: servono riscontri medico-scientifici per il riconoscimento della causa di servizio

Respinta la richiesta di una vedova. Fondamentale l’osservazione che la patologia che ha colpito il marito è a eziologia ignota con ruolo importante sia di fattori ambientali che individuali

Militare morto: servono riscontri medico-scientifici per il riconoscimento della causa di servizio

Diversamente dalla speciale elargizione prevista quando il personale civile e militare ha contratto menomazioni dell’integrità psicofisica – permanentemente invalidanti o da cui sia poi conseguito il decesso – frutto dell’esposizione e dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte da esplosione di materiale bellico, in generale il riconoscimento della dipendenza di un’infermità da causa di servizio necessita dell’accertamento, almeno sotto il profilo concausale, del nesso di causalità con il servizio prestato, sulla base di precisi riscontri medico-scientifici e di specifici fatti di servizio. Respinta, nel caso specifico preso in esame dai giudici, la richiesta di una vedova, richiesta mirata ad ottenere il riconoscimento della causa di servizio in relazione al linfoma non Hodgkin che ha provocato il decesso del marito, maresciallo dell’esercito italiano. Decisiva per la decisione soprattutto l’osservazione che la patologia è a eziologia ignota con ruolo importante sia di fattori ambientali che individuali. (Sentenza 6456 del 22 luglio 2022 del Consiglio di Stato)

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