Scatto di carriera per un collega: il lavoratore può chiedere di vedere gli atti relativi a quella promozione

Necessario dare prova, però, di dover tutelare il proprio interesse alla medesima progressione in carriera

Scatto di carriera per un collega: il lavoratore può chiedere di vedere gli atti relativi a quella promozione

Il dipendente di una società privata interamente controllata dallo Stato ha diritto di accedere agli atti di promozione di un altro dipendente di pari anzianità e qualifica, e ciò al fine di tutelare il proprio interesse alla medesima progressione in carriera, trattandosi di atti aventi una possibile connessione con gli interessi pubblicistici perseguiti dalla società. L’interesse all’accesso deve essere valutato però in astratto, chiariscono i giudici, essendo escluso ogni apprezzamento in ordine alla fondatezza o ammissibilità della domanda giudiziale che il dipendente potrebbe eventualmente proporre sulla base dei documenti acquisiti mediante l’accesso. Esaminando in dettaglio la vicenda, poi, i giudici osservano che il transito a quadro superiore comporta precise conseguenze, sia giuridiche che economiche, e ciò fa emergere con nitidezza l’interesse del dipendente all’accesso agli atti, avendo chiarito di avere ottenuto la qualifica di quadro nello stesso anno dell’altro dipendente, ma che tuttavia, a distanza di due anni, solo l’altro dipendente è stato nominato quadro superiore. (Sentenza 7417 del 24 agosto 2022 del Consiglio di Stato)

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