Sinistro stradale, la compagnia assicurativa può visionare la registrazione della richiesta di intervento al 118

La compagnia assicurativa chiamata a rispondere civilmente del comportamento posto in essere dal responsabile di un incidente stradale ha diritto di accedere alla registrazione e alla trascrizione della richiesta di intervento pervenuta alla centrale operativa del 118 della Azienda sanitaria locale. Ciò per valutare i presupposti per il pagamento dell’indennizzo. I giudici precisano, però, che l’accesso non è consentito a quelle parti della documentazione che contengono dati personali di soggetti terzi estranei alla vicenda, soggetti che possono essere tutelati mediante apposizione di omissis sui relativi dati contenuti nella documentazione messa a disposizione della compagnia assicurativa. Nel caso preso in esame dai giudici il conducente di un ciclomotore chiede un adeguato risarcimento per i danni riportati dopo essere stato investito da una vettura e trasportato da un’ambulanza presso il più vicino Pronto Soccorso. A fronte di questo quadro, la compagnia assicurativa a cui è legata la vettura trasmette all’Azienda sanitaria locale una precisa istanza di accesso agli atti, chiedendo di prendere visione ed estrarre copia, tra l’altro, della richiesta di intervento pervenuta alla centrale operativa del 118 e relativa all’incidente, e della registrazione e della trascrizione della richiesta telefonica di intervento pervenuta alla centrale operativa del 118. Dall’Azienda sanitaria locale arriva una risposta negativa, prontamente censurata dai giudici, i quali sanciscono l’esistenza del diritto di accesso, da parte della compagnia assicurativa, alla documentazione richiesta, compreso il file audio, ovvero la trascrizione, del contenuto della telefonata al 118. (Sentenza 5601 del 5 settembre 2022 del Tribunale amministrativo regionale della Campania)