Trattamento dati personali, va rivista e corretta la nuova piattaforma digitale per l’erogazione di benefici economici pubblici

Necessario, secondo il Garante, progettare la piattaforma, limitando la raccolta dei dati a quelli strettamente necessari allo scopo perseguito dalla singola iniziativa

Trattamento dati personali, va rivista e corretta la nuova piattaforma digitale per l’erogazione di benefici economici pubblici

Lo schema regola un complesso di trattamenti di dati attraverso i quali assicurare l’erogazione di aiuti economici destinati a specifici acquisti da effettuare utilizzando strumenti di pagamento elettronici. L’obiettivo è quello di digitalizzare i pagamenti della pubblica amministrazione e consentire un più efficiente controllo della spesa pubblica, semplificando l’accesso alle diverse iniziative da parte dei cittadini attraverso l’uso della nuova piattaforma gestita da PagoPA. Però, poiché i trattamenti effettuati tramite questa infrastruttura complessa presentano rischi elevati per i diritti e le libertà delle persone, il Garante ha chiesto al Ministero di integrare e modificare il testo del decreto, dettando precise condizioni. Al fine di erogare i benefici ai cittadini, la piattaforma è destinata a raccogliere in modo massivo e generalizzato informazioni su tutti gli aspetti, anche i più delicati, della vita quotidiana dell’intera popolazione sulla base degli acquisti effettuati, nonché dati degli strumenti di pagamento (numero di carta di credito, ecc.) e dei conti correnti (IBAN) dei fruitori. Un patrimonio informativo così importante, riferibile anche categorie di persone vulnerabili, richiede, secondo il Garante, l’adozione di misure tecniche e organizzative in grado di mitigare i rischi di utilizzi impropri, oltre che di accessi non autorizzati, assicurando che i dati siano trattati solo per l’erogazione dei benefici richiesti. Perciò la piattaforma dovrà essere progettata limitando la raccolta dei dati a quelli strettamente necessari allo scopo perseguito dalla singola iniziativa, senza accentrare presso PagoPa i dati relativi a tutte le transazioni commerciali eseguite con gli strumenti di pagamento censiti nel sistema dagli utenti. Particolare attenzione dovrà essere poi posta nella raccolta dei dati relativi ai codici merceologici dei beni acquistati, poiché da tali informazioni possono emergere anche riferimenti a opinioni politiche, convinzioni religiose, dati genetici, sulla salute o la vita sessuale. Il Ministero dovrà inoltre adottare misure tecniche e organizzative per verificare la titolarità dei conti correnti e l’intestazione degli strumenti di pagamento, tenendo conto che alcuni utenti potrebbero operare sulla piattaforma in favore di altri beneficiari (anziani, minori, disabili). Infine, per prevenire accessi abusivi o illeciti, o usi impropri dei dati personali, i diversi canali di accesso alla piattaforma, fisici o digitali, che consentiranno di usufruire dei benefici offerti dalle pubbliche amministrazioni, dovranno garantire una adeguata protezione dei dati con garanzie e misure di sicurezza adeguate al rischio. (Parere del 28 luglio 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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