Pubblicità ambientale: verità, trasparenza e contestualizzazione dei messaggi
La pubblicità onesta e trasparente è fondamentale per garantire che i consumatori non vengano ingannati. In una recente decisione del Consiglio di Stato riguardante una campagna pubblicitaria su un carburante diesel definito "green", si è discusso se il messaggio fosse fuorviante o meno

Anche se un messaggio pubblicitario può essere veritiero, potrebbe comunque trarre in inganno se non viene veicolato correttamente.
Il Consiglio di Stato ha sottolineato che, oltre alla veridicità del messaggio, è importante valutare anche il modo in cui viene comunicato. Questo significa che la modalità di trasmissione del messaggio può essere fuorviante, anche se il messaggio in sé è vero.
Gli inserzionisti devono presentare dichiarazioni ecologiche in modo chiaro, accurato e supportate da prove aggiornate. Non è vietato utilizzare claim ambientali per prodotti inquinanti, ma devono essere specifici e sostenuti da prove solide.
Nel caso in esame, il Collegio ha stabilito che i claim ambientali contestati erano chiari e specifici, riducendo il rischio di inganno per i consumatori. È importante valutare attentamente il destinatario del messaggio e considerare il livello di conoscenza e preparazione del consumatore.
Le dichiarazioni ambientali che riguardano l'intero ciclo di vita di un prodotto non richiedono ulteriori specificazioni, poiché si presume che siano complete. Tuttavia, se il claim si riferisce solo a una parte del prodotto, è necessario specificare a quale parte del prodotto si riferisce.
La trasparenza e l'accuratezza sono essenziali nelle pratiche pubblicitarie per garantire che i consumatori ricevano informazioni corrette e non siano tratti in inganno riguardo ai benefici ambientali dei prodotti promossi. (Cons. Stato, sez. VI, sent., 23 aprile 2024, n. 3701)